La ferrovia Ponte nelle Alpi-Calalzo non deve chiudere!

Sulla chiusura della Ferrovia Ponte nelle Alpi-Calalzo le rassicurazioni dell’Assessora De Berti si scontrano con la realtà di chi vive la montagna, depositata interrogazione

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Ufficio stampa

8/22/20252 min read

Ostanel (Movimento civico Il Veneto che Vogliamo) e Perenzin (Alleanza Verdi Sinistra/Sinistra Italiana): “Sulla chiusura della Ferrovia Ponte nelle Alpi-Calalzo le rassicurazioni dell’Assessora De Berti si scontrano con la realtà di chi vive la montagna, depositata interrogazione.”

“Mentre l’Assessora De Berti rassicura che non c’è nessuna intenzione di chiudere la linea ferroviaria tra Ponte nelle Alpi e Calalzo, come annunciato da alcuni quotidiani locali nei giorni scorsi, i cittadini che vivono e lavorano le montagne bellunesi si scontrano ogni giorno con la realtà: linea chiusa a intermittenza, treni sempre meno frequenti e con percorsi che rendono il raggiungimento della pianura quasi un’impresa. È per questo che ho presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere all’Assessora di chiarire ufficialmente le posizioni della Regione e soprattutto di spiegare quali ulteriori impegni intenda prendere per garantire il funzionamento di un collegamento fondamentale” è quanto dichiara Elena Ostanel, Consigliera regionale del Movimento civico Il Veneto che Vogliamo, depositando l’interrogazione.

“Dov'è la tanto sbandierata eredità delle Olimpiadi? Anziché spendere centinaia di milioni di euro per opere insostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, come la pista da bob e la funivia di Socrepes, si doveva cogliere l'opportunità per potenziare la mobilità sostenibile della montagna. Invece apprendiamo dai documenti di RFI che dopo le Olimpiadi la situazione dell'accessibilità della provincia di Belluno sarà peggiore di prima!” è quanto aggiunge il Segretario Provinciale di Sinistra Italiana Belluno, Paolo Perenzin.

“Purtroppo, in questi anni per quanto riguarda il trasporto ferroviario in Provincia di Belluno la Giunta ha collezionato una serie di promesse mancate che non le fa onore. Per anni la Giunta ha promesso annualmente che sarebbero partiti i lavori per il prolungamento della linea da Calalzo a Cortina, salvo poi rimangiarsi la promessa dopo gli studi di fattibilità. Sempre in vista dei Giochi Olimpici del 2026 la Regione aveva promesso l’elettrificazione della linea tra Ponte e Calalzo, che è oggi uno dei motivi principali per i quali ci sono tutte le note difficoltà nel trasporto ferroviario, ma ad oggi non si è ancora visto nessun cantiere. Le stesse promesse mancante le abbiamo potute vedere per quanto riguarda il collegamento tra Feltre e Primolano, fondamentale per la connessione con il Trentino-Alto Adige, sul quale i comuni della Provincia hanno stanziato 200.000€ per lo studio di fattibilità, del quale ad oggi ancora non sono disponibili i risultati. Insomma, a fronte di anni di promesse mancante viene naturale non riuscire a fidarsi delle dichiarazioni della Giunta” proseguono Ostanel e Perenzin.

“La ferrovia è fondamentale, perché dall’altro lato ci si ritrova con le costanti code sulla A27 durante la stagione turistica e più di recente con le intermittenti chiusure della SS51 a San Vito dovute alle numerose frane e l'assenza di un programma serio di mitigazione del rischio idrogeologico. Non possiamo pensare di abbandonare un territorio così fragile a sé stesso, lasciandolo vivere di promesse e dichiarazioni. Perché non saranno le Olimpiadi a salvare la montagna, ma investimenti e progettualità serie, concrete e costanti” concludono Ostanel e Perenzin.